In una recente intervista, Adriano Leite Ribeiro, conosciuto come l’Imperatore, ha ripercorso la sua carriera straordinaria fatta di gol, trofei e momenti indimenticabili.
Dal trionfo con l’Inter alla maglia del Brasile, Adriano ha raccontato con sincerità le sfide che ha dovuto affrontare dentro e fuori dal campo.
I ricordi più belli con l’Inter

L’attaccante brasiliano ha ricordato con affetto la vittoria dello Scudetto, la Champions League e i rapporti con compagni di squadra come Materazzi, Cambiasso e Julio Cesar.
Milano è stata per lui una seconda casa, un luogo dove ha vissuto le gioie più grandi della sua carriera.
Le difficoltà personali e la rinascita
L’imperatore non ha nascosto le difficoltà vissute, come la perdita del padre e i problemi legati alla depressione.
“Ero solo in Italia. Isolato, triste e depresso. Così ho iniziato a bere”.Da allora, almeno, “la depressione e l’alcol erano diventati parte della sua vita“.
L’amore eterno per l’Inter
Nonostante tutto, Adriano ha ribadito il suo amore profondo per la maglia nerazzurra e la gratitudine verso i tifosi che lo hanno sempre sostenuto e che continuano a ricordarlo con grande affetto.
Purtroppo come lui stesso si è definito “Sono il più grande spreco del calcio” non ha avuto la forza di chiudere la carriera tra la gloria e gli onori di un vero imperatore.
