Massimiliano Allegri ha presentato la sfida contro la Juventus da tecnico del Milan, tornando all’Allianz Stadium per la prima volta da avversario dal 6 ottobre 2013.
“È una partita importante, ma non decisiva”, ha dichiarato, sottolineando come il campionato sia ancora lungo e aperto. Il Milan arriva da capolista e con l’ambizione di consolidare il primato, ma Allegri ha preferito mantenere un profilo basso: “Serve equilibrio, non è uno spareggio”.
Dodici trofei con la Juve, ora il presente è rossonero

Nel corso della conferenza, Allegri ha ricordato la sua lunga esperienza alla Juventus, dove ha vinto 12 trofei, tra cui 5 scudetti, e raggiunto due finali di Champions League.
“Torno in quella che è stata la mia casa, ma ora sono concentrato sul Milan”, ha detto. Il tecnico livornese ha evitato ogni riferimento nostalgico, focalizzandosi sul lavoro quotidiano e sulla crescita del gruppo rossonero.
Milan in fiducia, ma la Juve resta pericolosa

Il Milan arriva alla sfida con entusiasmo e solidità, ma Allegri ha messo in guardia dai rischi di sottovalutare l’avversario. “La Juventus è una squadra esperta, con giocatori di qualità. Servirà attenzione e lucidità”, ha spiegato.
Il tecnico ha poi ribadito l’importanza di gestire i momenti della partita e di mantenere alta la concentrazione.
Il ritorno a Torino chiude il cerchio
Per Allegri, Juventus–Milan rappresenta il ritorno da avversario nello stadio dove ha scritto pagine importanti della sua carriera. Ma il presente è rossonero, e l’obiettivo è portare il Milan sempre più in alto, con pragmatismo e ambizione.
