Andrea Kimi Antonelli sta vivendo un’escalation che pochi avrebbero previsto all’inizio della stagione. Il rookie emiliano, dopo una fase estiva complicata, si è rimesso in corsa con prestazioni e punti che stanno decidendo la sfida tra Mercedes e Ferrari. La ripresa del giovane pilota è diventata un elemento chiave nella rincorsa delle Frecce d’Argento nei confronti del Cavallino. Le prestazioni e i punti portati dal pilota bolognese ne sono una prova.
La lotta per il secondo posto costruttori passa da loro

Non basta dire che Russell è stato il protagonista assoluto nelle ultime gare, con 53 punti raccolti nei tre GP più recenti. Antonelli ha raccolto 24 raccolti punti da Monza a Baku facendo meglio di Leclerc (22) e Hamilton (16). Un fattore che permesso alla Mercedes di superare la Ferrari in classifica costruttori.
La stagione di Antonelli
Un esordio brillante, seguito da difficoltà e poche corse degne di nota. In alcuni gran premi, soprattutto durante l’estate, il suo rendimento era sembrato stagnante. Ma da Monza in poi, qualcosa è cambiato. L’approccio mentale, la gestione della pressione, la capacità di concretizzare ogni occasione sono migliorati sensibilmente. E Mercedes ha potuto beneficiare di questa rinascita. 
A sei gare dal termine del mondiale, la lotta tra Mercedes e Ferrari è ancora apertissima. La classifica recita 325 punti per le Frecce contro 298 del Cavallino, con uno scarto in parte determinato proprio dalle prestazioni recenti di Antonelli. È chiaro che la sfida non sia più una mera questione tra nomi famosi come Hamilton e Leclerc. Il contributo di un giovane come Kimi può fare la differenza adesso.
Toto Wolff e tutto il team Mercedes avranno un occhio di riguardo per Antonelli. Non è solo il rendimento di Russell a fare la differenza, ma anche la costanza del rookie. Per il pubblico, per gli appassionati, per chi guarda dall’esterno, vedere un giovane che tiene testa a nomi di spessore è un segnale forte. Il futuro è già qui, e Kimi lo sta scrivendo tra le curve più veloci del mondiale.
