Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, ha rifiutato una proposta da 10 milioni di euro netti in tre anni da parte dell’Al Hilal, scegliendo di restare a Milano e proseguire il suo percorso in nerazzurro. L’offerta prevedeva un contratto fino al 2028, con un ingaggio quasi triplo rispetto all’attuale, ma non è bastata a convincerlo.
Il progetto Inter vale più dei petrodollari

Ausilio ha motivato la sua scelta con una frase chiara: “Troppo grande l’amore per l’Inter”. Dopo 25 anni nel club, il dirigente ha preferito la continuità e la possibilità di inseguire la Champions League. Un trofeo che gli manca da capo dell’area tecnica. Insieme a Simone Inzaghi ha vinto 6 titoli in quattro anni (1 Scudetto, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe), ma Ausilio vorrebbe completare il ciclo con la conquista della Champions League.
Per questo motivo Piero da Cinisello ha deciso di mandare al mittente l’allettante proposta e di proseguire con il club nerazzurro. A Milano il Ds è ripartito con un nuovo progetto targato Chivu. Ma sempre con un unico obiettivo: vincere.
Al Hilal cambia obiettivo

Il rifiuto ha spinto l’Al Hilal a riaprire il casting per un nuovo direttore sportivo. In lizza ci sono Paul Mitchell (ex Newcastle) e Rui Braz (attuale DS del Benfica), quest’ultimo seguito anche dalla Juventus. Il mercato dei dirigenti si fa sempre più interconnesso, e le scelte di Ausilio influenzano anche le strategie italiane.
La Juventus continua a cercare un DS dopo il divorzio da Cristiano Giuntoli. Il nome di Marco Ottolini (Genoa) resta sul tavolo, ma la sensazione è che dopo il mercato giocatori ora la sia volta del mercato dirigenti. E anche questo promette scintille a suon di milioni, e non solo.
