Il calciomercato estivo italiano si infiamma con un episodio che travalica i confini sportivi e assume connotati diplomatici.
Al centro della scena c’è Ademola Lookman, attaccante nigeriano dell’Atalanta e vincitore dell’ultimo Pallone d’Oro africano. Dopo settimane di tensioni con il club bergamasco, la Confederazione Africana di Calcio (CAF) ha deciso di intervenire ufficialmente per tutelare il giocatore.
Drogba in aiuto di Ademola

A rappresentare la federazione è arrivato in Italia Didier Drogba, leggenda del calcio ivoriano, con una petizione di cinquanta pagine indirizzata all’Atalanta.
Il documento chiede un “trasferimento giusto e trasparente” per Lookman, sottolineando la necessità di rispettare i diritti professionali dell’attaccante. La mossa della federazione africana è senza precedenti e dimostra quanto il caso abbia assunto rilevanza internazionale.
Agevolare la trattativa
Il rapporto tra Lookman e l’Atalanta appare ormai compromesso. Il giocatore ha smesso di allenarsi con il gruppo e ha manifestato chiaramente la volontà di trasferirsi all’Inter, con cui avrebbe già raggiunto un accordo verbale per un contratto quinquennale.
Purtroppo la trattativa tra i due club è ferma: l’ultima offerta nerazzurra di 45 milioni di euro non ha soddisfatto le richieste della Dea.
Missione coppa d’Africa

La federazione teme che il braccio di ferro possa lasciare Lookman ai margini della rosa, compromettendo la sua preparazione in vista della Coppa d’Africa.
Per questo ha deciso di agire, affidando a Drogba il compito di mediare e sensibilizzare l’Atalanta. L’intervento punta a evitare un prolungato stop agonistico per il giocatore e a preservare la sua carriera.
Il “caso Lookman” si candida a diventare uno dei dossier più caldi dell’estate, con implicazioni che vanno oltre il calcio giocato. In gioco c’è anche l’immagine del rapporto tra il calcio europeo e quello africano, e la capacità delle istituzioni sportive di garantire equità e rispetto per i propri talenti.
