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Il ritorno di Stefano Pioli in Italia, dopo l’esperienza all’estero, non è da considerare positivo. Alla guida della Fiorentina, il tecnico ha raccolto appena 3 punti in 6 giornate, con zero vittorie, 3 sconfitte casalinghe e una squadra in evidente difficoltà.

I numeri parlano chiaro: solo 4 gol segnati, 8 subiti, e una posizione in classifica che sfiora la zona retrocessione. Il progetto tecnico, impostato su scelte condivise con la dirigenza, non sta producendo risultati.

La società lo conferma, ma l’ambiente scricchiola

Nonostante un mercato costruito e condiviso con Pioli, la Fiorentina si trova in difficoltà di risultati

Nonostante la crisi, la società viola non sta valutando l’esonero. La fiducia in Pioli resta intatta, almeno per ora. Il contratto è solido, il rapporto con la proprietà è consolidato, e la rosa è stata costruita seguendo le sue indicazioni. L’ambiente comincia a mostrare segni di tensione: i tifosi sono delusi, la squadra appare fragile, e le prestazioni non convincono.

Le ragioni della pazienza

La dirigenza attribuirebbe parte delle difficoltà al calendario complicato e punterebbe su una reazione nelle prossime giornate. Si vuole evitare un cambio affrettato, ma la continuità tecnica sarà legittimata solo dai risultati. Pioli avrà bisogno di una svolta immediata per non logorare la fiducia concessa.

Prossime sfide decisive

La Fiorentina è attesa da impegni delicati, che potrebbero già indirizzare il futuro del tecnico. Il ritorno di Pioli in Serie A, fin qui, è stato deludente. La panchina non è in bilico, ma il progetto è sotto osservazione.