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Il ritorno di Adriano Galliani al Milan non è più solo una suggestione nostalgica ma una possibilità concreta. L’accordo tra Galliani e Gerry Cardinale è già stato raggiunto, con la mediazione dell’amico comune Flavio Briatore, che ha ospitato l’incontro decisivo sul suo yacht.

Per i tifosi rossoneri, si tratterebbe di un ritorno dal forte valore simbolico. Galliani ha rappresentato il Milan per oltre trent’anni, contribuendo a costruire una delle epoche più vincenti della storia del club. Il suo rientro sarebbe visto come un recupero di peso politico e istituzionale, qualità che il Milan ha faticato a mantenere negli ultimi anni.

Due ipotesi per il ruolo

Al momento, si valutano due opzioni per il ruolo che Galliani potrebbe ricoprire:

  • una più operativa, legata alla gestione sportiva
  • una più istituzionale, come figura di riferimento nei rapporti con Lega, UEFA e stakeholder.

In entrambi i casi, il suo profilo sarebbe complementare a quello di Zlatan Ibrahimović, già coinvolto nel progetto RedBird.Cosa manca per l’annuncio

Cosa manca per l’annuncio

Il Milan dopo il vertice di mercato vorrebbe portare in rosa un altro centrocampista: Allegri vorrebbe Rabiot, il club Fabbian

L’intesa è definita, ma l’annuncio ufficiale tarda ad arrivare. E non solo per ragioni strategiche. Tutto sarebbe legato al ruolo attuale di Galliani come amministratore delegato del Monza. Adriano, AD dal 2018, vorrebbe lasciare il club brianzolo con la certezza di un progetto serio. Prima di formalizzare il ritorno al Milan, sarà necessario chiarire tempi e modalità del suo eventuale distacco dal club brianzolo.

Il ritorno di Galliani al Milan sarebbe molto più di una scelta tecnica: sarebbe un segnale forte di identità, continuità e ambizione. E per i tifosi, un tuffo nel passato con lo sguardo rivolto al futuro.