Gilberto Rafael Mora Zambrano ha solo 16 anni, ma sta già scrivendo pagine da protagonista nel calcio messicano e internazionale. Nato il 14 ottobre 2008 a Tuxtla Gutiérrez, Mora è un attaccante/trequartista del Club Tijuana, soprannominato da molti “il Pedri messicano” per la sua eleganza in campo e la capacità di creare gioco con passaggi precisi, senza risultare un bomber nel senso classico.
I record fermati sul passato

Il suo percorso racconta già una crescita accelerata. Mora ha debuttato in Liga MX il 19 agosto 2024 con il Tijuana, e non solo ha partecipato da protagonista, ma ha fornito un assist nell’esordio e pochi giorni dopo ha segnato il suo primo gol nella massima divisione messicana. Con quel gol è divenuto il più giovane marcatore della storia della Liga MX, battendo record che duravano da anni.
A livello nazionale, Mora ha già vestito le maglie delle selezioni giovanili del Messico (U-15, U-16, U-17, U-20) e nel 2025 ha collezionato anche le prime apparizioni con la nazionale maggiore.
Stile, visione, potenziale

Non è solo la precocità il tratto che lo rende speciale. Mora mostra qualità di visione del gioco, capacità di leggere gli spazi e inserimenti nei momenti giusti. Non gioca come un attaccante puro, ma assume un ruolo di creatore avanzato, con visioni verticali e notevole tecnica nei passaggi. Queste caratteristiche gli hanno valso paragoni con Pedri, anche se è sbagliato forzare i confronti. Mora ha il suo profilo, e deve crescere con le sue gambe.
In molti lo guardano con attenzione. Grandi club europei, scout e dirigenti stanno prendendo nota delle sue prestazioni, non per caso. Il fatto che venga annunciato come “Mexican Pedri” (anche se nickname che porta rischi di sovrastima) testimonia che il mercato gli ha già posato addosso occhi interessati.
Lasciate crescere Mora

Certo, Mora non è una garanzia. Il passaggio dall’ambiente messicano al calcio europeo è pieno di insidie: adattamento fisico, ambientazione, pressione. Al Tijuana può ancora giocare, sbagliare, imparare senza troppi produttori esterni che pretendono subito salto di qualità. Il suo contratto e le politiche di trasferimento dovranno essere sagge.
Inoltre, il fatto che sia già apparso nella nazionale maggiore non significa che il percorso sia compiuto. Le aspettative sono alte, ma l’ostacolo più grande è la continuità del rendimento.
Gilberto Mora rappresenta una scommessa dal respiro lungo. I record che ha già stabilito sono impressionanti, ma la partita vera inizia ora. Se continuerà con la testa libera e senza fretta, potrà diventare una delle stelle più luminose del calcio latinoamericano e, perché no, europeo.
