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L’Inter è in attesa degli esami strumentali per Henrikh Mkhitaryan, uscito al 30’ contro il Napoli per un problema muscolare. Le prime valutazioni parlano di una possibile lesione, con uno stop stimato in circa quattro settimane, ma la diagnosi ufficiale arriverà solo dopo gli accertamenti.

Il centrocampista armeno rischia di saltare la sfida con la Fiorentina e le prossime gare europee, in una fase cruciale della stagione.

Frattesi acciaccato

Dalla cessione al possibile rinnovo con l'Inter; per Frattesi è pronta la stagione del possibile riscatto in maglia nerazzurra

Anche Davide Frattesi è sotto osservazione. Il centrocampista ha accusato un generico acciacco muscolare, non ancora definito nei dettagli.

Lo staff medico nerazzurro lo valuterà nei prossimi giorni, ma al momento la sua presenza nel prossimo turno resta incerta. Nessuna lesione confermata, ma la prudenza è d’obbligo.

Thuram a parte: gestione precauzionale

L'Inter potrebbe perdere Mkhi per un mese e Frattesi in vista della sfida con la Fiorentina. Chivu in emergenza al centrocampo

Marcus Thuram si è allenato a parte nell’ultima seduta. Il francese è reduce da un affaticamento e lo staff ha scelto di non forzare i tempi. Al momento non è considerato infortunato, ma la sua condizione sarà monitorata con attenzione.

Chivu riorganizza il centrocampo: Zielinski e Sucic in rampa di lancio

Con Mkhitaryan ai box e Frattesi in dubbio, Cristian Chivu dovrà rivedere le rotazioni a centrocampo.

  • Piotr Zielinski è il profilo più esperto, pronto a prendersi le chiavi della manovra.
  • Luka Sucic offre dinamismo e copertura, utile in fase di transizione.
  • Diouf, finora poco impiegato, potrebbe offrire fisicità e inserimenti in un centrocampo da reinventare.

La gestione delle risorse sarà fondamentale, anche in vista del calendario fitto tra Serie A e coppe.

Chivu prepara le contromisure per la Fiorentina

Gli esami di Mkhitaryan e il monitoraggio su Frattesi chiariranno l’entità dell’emergenza. Chivu dovrà affidarsi a Zielinski e Sucic, responsabilizzando le seconde linee e mantenendo alta la competitività.
Il centrocampo è sotto pressione, e la corsa al vertice non concede tregua.