Il futuro di San Siro passa anche da un dettaglio tecnico. L’identificazione del beneficiario effettivo dell’Inter. Il Comune di Milano, chiamato a valutare le proposte per la riqualificazione o la dismissione dell’impianto, ha richiesto formalmente al club nerazzurro di chiarire chi sia il soggetto che controlla la società.
Una richiesta che rientra nelle procedure di trasparenza previste dalla normativa, ma che assume un peso politico nel contesto attuale. La risposta dell’Inter è attesa, e potrebbe influenzare i tempi e le modalità con cui il Comune deciderà di procedere sul dossier San Siro.
Oaktree e la struttura proprietaria

La proprietà dell’Inter fa capo al fondo americano Oaktree, subentrato dopo il mancato rimborso del prestito da parte di Suning.
La struttura societaria è articolata, con veicoli finanziari e holding che rendono complessa l’identificazione immediata del beneficiario effettivo. Il Comune vuole sapere chi, in ultima istanza, esercita il controllo e prende le decisioni strategiche.
Non si tratta di un attacco, ma di un passaggio necessario per garantire che ogni interlocuzione avvenga con soggetti legittimati e trasparenti.
San Siro, un dossier ancora aperto

Il tema del beneficiario effettivo si inserisce in un contesto già delicato. Ogni scelta richiede interlocutori chiari e affidabili.
La richiesta di trasparenza non è solo formale. È il primo passo per costruire un dialogo solido per definire il destino di uno degli stadi più iconici d’Europa.
