L’Inter di Cristian Chivu ha centrato la settima vittoria consecutiva tra campionato e coppa, travolgendo l’Union SG per 4-0 in Champions League. Un filotto che racconta molto più dei numeri e parla di una squadra che ha ritrovato identità, fame e consapevolezza. L’Inter non solo vince, ma domina.
Senza Thuram, ma con Lautaro e Esposito



L’assenza di Marcus Thuram, fermato da un problema muscolare, non ha rallentato l’attacco nerazzurro. Lautaro Martínez ha timbrato ancora il cartellino, consolidando il suo record europeo con 11 gol in Champions nel 2025. Al suo fianco, Sebastiano Esposito ha sfruttato l’occasione e ha trovato il suo primo gol europeo, confermando la profondità della rosa.
Calhanoglu glaciale, Bonny utile in rotazione
Il terzo gol è arrivato su rigore, trasformato con freddezza da Calhanoglu, mentre nel finale ha trovato spazio anche Bonny, che ha offerto soluzioni dinamiche e fisiche. Chivu ha ruotato i suoi uomini con lucidità, mantenendo sempre equilibrio e intensità. Il tecnico ha saputo gestire il gruppo con intelligenza. Le rotazioni non hanno intaccato l’equilibrio, anzi, ogni giocatore chiamato in causa ha risposto presente. “Ho 22 titolari, se non li usassi tutti sarei scarso”. Una filosofia che sta pagando, anche in termini di coesione interna e rendimento.
Obiettivo: il primo posto e puntare in alto


Con tre vittorie su tre in Champions e una difesa che ha concesso appena due gol nelle ultime sette gare, l’Inter sembra aver trovato una solidità difensiva e un’alchimia trai reparti. In campionato, la vetta dista solo un punto. Il calendario nellemprossime giornate sarà più impegnativo, ma l’Inter sembra pronta. Con Lautaro in stato di grazia, senza Thuram ma con un Bonny e un Esposito cosi’ tutto è possibile.
