Non senza sofferenza, l’Italia di Gennaro Gattuso si è guadagnata un posto ai playoff per i Mondiali 2026, tenendo viva la speranza di tornare a giocare la Coppa del Mondo dodici anni dopo l’ultima partecipazione. Un risultato importante, frutto di solidità e carattere, ma che non deve illudere. Pensare al sorpasso sulla Norvegia resta utopia. La differenza reti è troppo ampia e servirebbe un passo falso improbabile di Haaland e compagni. Oltre a una vittoria azzurra nello scontro diretto.
L’Italia guarda già a marzo: test decisivi a novembre
I pensieri della Nazionale sono già rivolti ai playoff. Calcolare le possibili avversarie, dalla Svezia alla Romania, passando per Galles e altre nazionali, serve a poco finché le classifiche non saranno definitive. Le due partite in programma a metà novembre avranno il valore di veri test match. Gare senza eccessiva pressione, ma con un peso importante per consolidare il gruppo e arrivare preparati a marzo.
Gattuso ha iniziato la sua avventura da ct con numeri notevoli: quattro vittorie nelle prime quattro uscite, traguardo riuscito solo a Schiavio-Piola (1953), Fabbri (1962), Vicini (1986) e Conte (2014). Un segnale forte, che racconta di una Nazionale in crescita e pronta a scrivere una nuova pagina della propria storia.
Le certezze di Gattuso: Donnarumma e Retegui trascinano l’Italia

Le basi su cui costruire ci sono e sono solide. Gianluigi Donnarumma ha risposto da leader dopo la leggerezza contro l’Estonia, offrendo una grande prestazione a Udine. Mateo Retegui continua a segnare con regolarità. Per l’italo-argentino cinque gol nelle ultime quattro gare lo confermano come punto di riferimento offensivo.
Accanto a loro c’è un blocco affidabile: Bastoni, Di Lorenzo, Dimarco, Locatelli, apparso particolarmente a suo agio come regista nel 3-5-2, Barella e Tonali, che pur non brillando nell’ultima gara resta un perno del centrocampo. Esposito cresce partita dopo partita, mentre Moise Kean è atteso al rientro per dare profondità e qualità all’attacco.
Italia Mondiali 2026: stavolta serve concretezza
A differenza delle delusioni recenti, questa volta la Nazionale ha basi vere. La sfida è arrivare ai playoff con una squadra compatta, capace di reggere la pressione e non sciogliersi come nel 2017 con Ventura o nel 2022 con Mancini.
Gattuso lo sa. La qualificazione ai Mondiali 2026 non è solo un obiettivo sportivo, ma una necessità per ridare slancio a tutto il movimento. L’Italia deve tornare a farsi amare e rispettare. Marzo sarà la prova della verità.
