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La Juventus non riesce a scrollarsi di dosso il mal di trasferta che la accompagna da tempo in Champions League. Contro il Sottomarino Giallo, la squadra di Tudor ha mostrato segnali di crescita ma ha mancato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria. Dopo un primo tempo regalato agli avversari, i bianconeri hanno ribaltato il punteggio nella ripresa con una prestazione più coraggiosa e ordinata, ma nel finale hanno ceduto sotto la pressione del Villarreal, subendo il pareggio al 90’ su calcio piazzato con il colpo di testa dell’ex Renato Veiga.

Juventus, 2 punti non bastano

La partita ha confermato una tendenza ormai consolidata. La Juventus fatica a imporsi fuori casa in Europa. Nelle ultime dieci trasferte di Champions, i bianconeri hanno raccolto una sola vittoria, quella rocambolesca contro il Lipsia nella scorsa stagione con Thiago Motta in panchina.

Un bilancio preoccupante

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Cinque pareggi e quattro sconfitte, con scivoloni pesanti contro Maccabi, PSV e Benfica. Anche a Vila-Real, dopo aver sfiorato il 3-1 con David fermato dalla traversa, la squadra ha mostrato limiti nella gestione del vantaggio e nella tenuta mentale. Tudor ha ereditato una squadra ancora in cerca di certezze. L’atteggiamento nel primo tempo è stato timido, con il Villarreal bravo a sfruttare gli spazi e a mettere in difficoltà una difesa poco protetta.

Preparazione sotto accusa?

Nella ripresa, la Juventus ha reagito con orgoglio, ma ha scelto di difendere il vantaggio abbassando troppo il baricentro, attirando l’avversario nella propria area. La condizione fisica ha mostrato segnali di affanno, con diversi giocatori in debito d’ossigeno negli ultimi quindici minuti.

Per uscire da questa spirale servono riferimenti tattici solidi e una crescita mentale che al momento non si intravede. Tudor ha bisogno di tempo, ma il calendario europeo non concede pause. La Juventus resta ferma a due punti nel girone unico e dovrà cambiare passo già dal prossimo turno.