La sesta giornata di Serie A si chiuderà con il big match tra Juventus e Milan, in programma all’Allianz Stadium. I bianconeri di Igor Tudor arrivano imbattuti e a quota 11 punti contro i rossoneri di Massimiliano Allegri che guidano la classifica con 12. Sarà un confronto ad alta tensione, tra due squadre che puntano a confermarsi al vertice.
Le formazioni: Vlahovic dal 1’, Leao in panchina

La Juventus si schiera con il 3-4-2-1: Di Gregorio in porta, difesa con Gatti, Kelly e Kalulu. A centrocampo Joao Mario, Locatelli, McKennie e Cambiaso; sulla trequarti Conceição e Yildiz a supporto di Vlahovic, favorito su Openda.
Il Milan risponde con un 3-5-2: Maignan tra i pali, linea difensiva con Tomori, Gabbia e Pavlovic. Sulle fasce Saelemaekers e Bartesaghi (sostituto dello squalificato Estupinan), in mezzo Fofana, Modric e Rabiot.
In attacco confermata la coppia Gimenez–Pulisic, con Leao pronto a subentrare nella ripresa.
Tudor: “Serve una Juve feroce”

Alla vigilia, Igor Tudor ha chiesto alla sua squadra intensità e spirito battagliero. “Contro il Milan serve una Juve feroce, che giochi con fame e concentrazione. Non possiamo permetterci cali”.
Il tecnico ha evitato polemiche e ha sottolineato l’importanza del gruppo: “Non contano i singoli, ma il sacrificio collettivo”.
Allegri: “Torno a Torino da capolista, ma non è uno spareggio

”Massimiliano Allegri ha presentato la sfida con lucidità e misura: “È una partita importante, ma non decisiva. Il campionato è lungo”. Il tecnico rossonero ha ricordato la sua esperienza juventina, ma ha ribadito il focus sul presente: “Ora sono al Milan, e voglio portarlo in alto. Serve equilibrio, non euforia”
I precedenti: equilibrio e pochi gol
Nelle ultime otto sfide tra Juventus e Milan in Serie A ci sono state due vittorie a testa e quattro pareggi, con appena otto gol complessivi. La Juve non subisce reti dai rossoneri da quattro incroci, ma il Milan arriva da quattro vittorie consecutive e concede pochissimo.
A differenza del derby d’ Italia la sfida tra Juve e Milan potrebbe non essere segnata da molte reti; anzi semmai ci sarà la vittoria di una delle due sarà con il minimo scarto.
