Dusan Vlahovic continua a segnare e a lasciare il segno ogni volta che entra in campo. I suoi gol contro Parma, Genoa e Borussia Dortmund hanno dimostrato che il centravanti serbo sa essere determinante anche partendo dalla panchina.
Eppure, il suo ruolo nella Juventus sembra sempre più marginale. Igor Tudor lo considera una risorsa da utilizzare a gara in corso, mentre le scelte iniziali ricadono su altri profili.
Monetizzare prima della scadenza

La Juventus ha già tracciato una linea chiara. Il contratto di Vlahovic scade nel 2026 e non ci sono segnali di apertura per un rinnovo. L’ingaggio elevato e la volontà del giocatore di non ridurlo hanno spinto la dirigenza a valutare una cessione anticipata.
L’obiettivo è evitare un addio a parametro zero e ottenere un ritorno economico, anche se inferiore rispetto alle aspettative iniziali.
David e Openda: il futuro è già in campo

Gli investimenti su Jonathan David e Loïs Openda parlano da soli. La Juventus ha puntato su di loro per costruire l’attacco del presente e del futuro. David è arrivato a parametro zero con un contratto quinquennale, mentre Openda sarà riscattato per una cifra superiore ai 40 milioni.
Questi due nomi rappresentano gli asset tecnici su cui la società ha deciso di costruire, lasciando Vlahovic in una posizione sempre più defilata.
Chelsea e Manchester United osservano

Il mercato inglese non ha mai smesso di seguire Vlahovic. Chelsea e Manchester United sono pronti a muoversi, consapevoli che un’offerta congrua potrebbe convincere la Juventus a chiudere il capitolo. La Premier League offre potenza economica e necessità di rinforzi, e il profilo del serbo si adatta perfettamente a entrambe le esigenze.
Una separazione che conviene a tutti
La Juventus risparmierebbe metà dell’ingaggio annuale, alleggerendo il bilancio e liberando spazio salariale. Vlahovic troverebbe una nuova dimensione, forse più centrale, in un contesto diverso.
La sensazione è che le parti abbiano già compreso la direzione da prendere. Non ci saranno rotture clamorose, ma una separazione costruita con logica e pragmatismo.
