A volte basta una notte per cambiare tutto. Per Pio Esposito, attaccante classe 2005, quella notte è arrivata ad Amsterdam, nel debutto assoluto in Champions League con la maglia dell’Inter. Lanciato da Cristian Chivu nella sfida contro l’Ajax, vinta 2-0 dai nerazzurri, il giovane centravanti ha mostrato personalità, visione e maturità tattica sorprendenti per la sua età.
Un esordio da predestinato

Esposito ha giocato con la naturalezza di chi sembra nato per palcoscenici del genere. Movimenti intelligenti, protezione del pallone, dialogo continuo con Thuram e Barella, e una gestione dei tempi che ha impressionato anche i più scettici. Non ha segnato, ma ha contribuito in modo decisivo alla fluidità offensiva dell’Inter. Ha dimostrato di poter reggere il peso di una maglia così importante.
Fiducia di Chivu e progetto giovani

La scelta di Chivu di puntare su Esposito non è casuale. L’allenatore rumeno, da sempre attento al settore giovanile.L’ha voluto e lo ha premiato per il lavoro svolto dal ragazzo in allenamento e la sua crescita costante. In un contesto europeo dove ogni dettaglio conta, l’Inter ha scelto di investire su un talento interno. Il progetto giovani non è solo retorica e all’Inter hanno capito che è ora di lanciarli.
Un segnale forte per il futuro
Il debutto di Esposito arriva in un momento chiave per l’Inter, che sta cercando di rinnovare la rosa mantenendo competitività. La prestazione contro l’Ajax, unita alla doppietta di Thuram, ha mostrato che il mix tra esperienza e gioventù può funzionare. E per Esposito, questa notte potrebbe essere solo l’inizio.
