Dopo settimane di tensione e allenamenti individuali, è arrivata la notizia che tutto l’ambiente Atalanta attendeva. Ademola Lookman è tornato ad allenarsi con il gruppo. L’attaccante ha avuto un confronto diretto con l’allenatore Ivan Juric e con i compagni di squadra, chiarendo le incomprensioni che avevano segnato l’inizio della stagione. Il reintegro ufficiale potrebbe portare a una sua convocazione già per la prossima sfida contro il Torino.
Il caso Lookman: tensioni, mercato e isolamento

La frattura tra Lookman e l’Atalanta si era aperta ad agosto, quando il giocatore aveva chiesto la cessione all’Inter. I nerazzurri avevano presentato un’offerta da circa 40 milioni di euro. La trattativa, mai iniziata per volere di Percassi, ha irrigidito il rapporto tra giocatore e dirigenza. Juric, visibilmente contrariato, lo aveva escluso dai convocati per la gara contro il Lecce, dichiarando: “A livello umano sto cercando altro. Servono spirito, umiltà e responsabilità.”
La svolta: Pagliuca e il PSG cambiano gli equilibri

Secondo quanto filtra da ambienti vicini alla società, il chiarimento non sarebbe stato solo spontaneo. È probabile che il tutto sia dovuto all’intervenuto del presidente Stephen Pagliuca, figura centrale nei rapporti tra proprietà e spogliatoio. La sua mediazione avrebbe facilitato il riavvicinamento tra Juric e Lookman, spingendo verso una soluzione condivisa.
In parallelo, la pesante sconfitta contro il PSG in Champions League ha fatto emergere con forza la necessità di recuperare tutti gli asset offensivi. Juric ha parlato di “differenza abissale”, e l’assenza di Lookman avrebbe aumentato questo divario. In un calendario fitto e competitivo, rinunciare a un talento del genere rischia di compromettere gli obiettivi stagionali. Vero che a gennaio il giocatore sarà impegnato con la Nigeria, altro motivo, forse, per il quale lo stesso giocatore avrebbe deciso di tornare sui suoi passi
Ritorno strategico per la Dea
Con il reintegro ufficiale, l’Atalanta recupera una pedina offensiva fondamentale. Lookman, se motivato e reinserito nel progetto tecnico, può rappresentare un’arma letale per Juric, soprattutto in un sistema che valorizza la verticalità e la transizione rapida.
