Caso Lookman: Pagliuca a Zingonia per mediare

Pubblicato il September 16, 2025 da Redazione

l'Atalanta pronta a multare Lookman ma nel mentre cerca il sostituto del nigeriano

La mancata convocazione di Ademola Lookman per la sfida di Champions League contro il Paris Saint-Germain non è solo una scelta tecnica. È il segnale di una frattura che si sta allargando tra il giocatore e l’Atalanta. Il tecnico Ivan Juric ha anticipato l’esclusione, ma dietro le quinte si muove qualcosa di più profondo. Tensioni contrattuali, incomprensioni gestionali e un futuro sempre più incerto.

Pagliuca a Zingonia: diplomazia in prima persona

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A conferma della delicatezza del momento, il chairman Stephen Pagliuca si è recato personalmente al centro sportivo di Zingonia per affrontare la questione. Il suo intervento non è casuale. Pagliuca ha sempre avuto un rapporto diretto con Lookman. Lo stesso fece da pacere dopo l’attacco di Gian Piero Gasperini in seguito all’eliminazione dalla scorsa Champions League. Il dirigente americano vorrebbe riaprire il dialogo e trovare una soluzione comune.

L’ipotesi rinnovo con clausola

Secondo le indiscrezioni, l’Atalanta starebbe valutando un rinnovo contrattuale con inserimento di una clausola di risoluzione, capace di garantire al giocatore di lasciare Bergamo e alla Dea di non perdere un asset economico. L’idea sarebbe quella di mantenere la scadenza attuale, con un adeguamento dell’ingaggio e una clausola intorno ai 40 milioni di euro. Una cifra che, per il momento, riflette il valore tecnico e commerciale del giocatore. La stessa, o meglio meno, di quanto offerto dall’Inter.

Una partita che si gioca fuori dal campo

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Da un lato, Lookman resta uno degli elementi più decisivi della rosa, capace di accendere le partite con accelerazioni e gol. Dall’altro, la sua assenza contro il PSG potrebbe rappresentare un punto di non ritorno. Se la diplomazia di Pagliuca non dovesse sortire effetto, l’Atalanta potrebbe trovarsi costretta a valutare offerte già a gennaio. Questo per evitare di perdere il controllo della situazione.

Mentre la squadra prepara le sfide europee, la vera partita si gioca negli uffici. Tra clausole, rapporti personali e scelte di visione, il tempo stringe. E la soluzione dovrà arrivare prima che il talento si trasformi in rimpianto.