Il cambio in panchina ha portato inevitabili scosse in casa Inter. Dopo l’addio di Simone Inzaghi, i nerazzurri hanno affidato la guida tecnica a Cristian Chivu, chiamato a gestire una rosa profonda reduce da un ciclo a detta di tutti finito. Le prime settimane hanno mostrato segnali contrastanti alternando buone prestazioni a cali di intensità.
Giuseppe Marotta ha commentato il momento con lucidità: “Con il cambio di allenatore ci sono difficoltà fisiologiche. È normale, ma il lavoro che si sta facendo è serio e strutturato”. Un messaggio chiaro, che invita all’equilibrio e alla pazienza, senza alimentare tensioni premature.
Per Marotta un obiettivo è migliorare i finali di gara

L’Inter ha già vissuto momenti critici, come il ko con l’Udinese e la rimonta subita dalla Juventus, ma ha anche reagito con personalità. Il 2-0 all’Ajax in Champions e il 2-1 al Sassuolo in campionato hanno restituito fiducia e punti. La squadra ha mostrato compattezza, soprattutto nei reparti centrali, ma deve ancora trovare continuità nei meccanismi offensivi e nella gestione dei finali di gara.
Marotta ha sottolineato che “la società è presente e lavora in sinergia con lo staff tecnico”. C’e’ fiducia nel progetto Chivu. Il tecnico rumeno, ex bandiera nerazzurra, sta cercando di imprimere un’identità tattica più verticale, con maggiore coinvolgimento dei giovani e rotazioni mirate.
Dopo la sosta altri big match per l’Inter
Il calendario offre ora partite abbordabili. Il vero banco di prova arriverà dopo la sosta, con gli scontri diretti contro Roma e Napoli. L’Inter è in costruzione, ma il campo resta il termometro più onesto. E Marotta lo sa: servono risultati, ma anche tempo per costruire.
