La notizia è ufficiale: Josep Martinez Riera, secondo portiere dell’Inter, è indagato per omicidio stradale. L’iscrizione nel registro degli indagati è arrivata poche ore dopo l’incidente avvenuto a Fenegrò, lungo la Provinciale 32, dove ha perso la vita Paolo Saibene, 81 anni, investito mentre si muoveva su una carrozzina elettrica.
Martinez, 27 anni, è stato sottoposto ai test di rito per escludere l’assunzione di alcol o sostanze stupefacenti. Al momento non emergono alterazioni, ma la Procura di Como ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti e l’autopsia sulla salma. La dinamica resta da chiarire. Secondo una prima ricostruzione, la carrozzina avrebbe improvvisamente deviato dalla ciclabile verso la carreggiata, rendendo impossibile evitare l’impatto.
L’Inter reagisce con silenzio e rispetto
La società nerazzurra ha annullato la conferenza stampa pre-Fiorentina, lasciando parlare solo il campo. La seduta di allenamento si è svolta regolarmente, ma senza la presenza del portiere spagnolo. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessun commento tecnico: un silenzio che riflette la gravità della situazione.
Un caso che va oltre il calcio
L’indagine aperta dalla Procura non riguarda solo un atleta, ma solleva interrogativi più ampi: sulla sicurezza stradale, sull’accessibilità per le persone con disabilità, e sul ruolo pubblico dei calciatori. Martinez non è accusato di dolo, anzi alcuni testimoni avrebbero confermato quanto trapelato dalle prime ricostruzioni. Per la procura l’iscrizione dello spagnolo nel registro degli indagati è un atto dovuto ed automatico. La giustizia farà il suo corso, ma l’impatto umano e mediatico è già profondo.
