Lazio, il modello che non regge più
Pubblicato il 23 Settembre 2025 da Redazione

Claudio Lotito lo ripete da anni: “La Lazio è un modello, gli altri sono sull’orlo del baratro.” Ma il bilancio 2025 racconta una realtà ben diversa. Il club è in rosso, il patrimonio netto è negativo, e l’indebitamento cresce. E mentre il presidente continua a raccontare virtù e sostenibilità, i numeri lo smentiscono. Altro che gestione esemplare.
Il bilancio che smentisce la narrazione

Un rosso da 17,2 milioni, patrimonio netto negativo per 3,9 milioni, e indebitamento salito a 66,3 milioni. Il fatturato è crollato da 190 a 142 milioni, complice l’assenza dalla Champions e una struttura che non regge più con le sole entrate nazionali.
La narrazione di Lotito, quella in cui la Lazio è il faro della sostenibilità, mentre gli altri arrancano, scricchiola. Il club ha perso quasi 50 milioni di ricavi in un anno, e per comprare a gennaio dovrà prima vendere. Non è più una questione di prudenza: è una questione di sopravvivenza.
Il paradosso Lotito

Il vero cortocircuito è tra ciò che Lotito dice e ciò che i numeri mostrano. Da anni il presidente biancoceleste si presenta come il custode della buona gestione, il paladino del bilancio sano, il nemico delle “spese folli”. La Lazio è un club che spende più di quanto incassa, che ha perso appeal europeo, e che fatica a competere anche sul mercato interno.
E mentre Lotito continua a parlare di “altri club con le pezze”, l’Inter — proprio quella che lui ha spesso citato come esempio di dissesto — si prepara a chiudere con il primo utile dopo anni di passivo. Senza proclami, senza slogan, ma con i conti che tornano.
La Lazio non è più quel bastione di virtuosismo che Lotito ama sbandierare. I numeri lo smentiscono, il campo lo conferma, e il mercato lo anticipa. Perché in Serie A, la sostenibilità non si misura con le dichiarazioni: si misura con i bilanci. E il “modello Lotito” sembra più retorica che sostanza.
