La Coppa del Mondo 2026, che si disputerà tra Stati Uniti, Messico e Canada, ha già i suoi primi protagonisti. Oltre ai Paesi organizzatori, automaticamente qualificati, come da regolamento FIFA, altre 14 sono sicure di partecipare alla competizione.
Un’edizione storica, che vedrà per la prima volta 48 squadre al via, distribuite tra Nord America, Sud America, Asia, Africa, Oceania ed Europa.
Sud America domina: sei squadre già dentro

La zona CONMEBOL ha già espresso tutta la sua forza: ben sei nazionali hanno staccato il pass per il Mondiale. Oltre alle immancabili Argentina e Brasile, si sono qualificate anche Ecuador, Uruguay, Colombia e Paraguay.
Un segnale chiaro della profondità tecnica del calcio sudamericano, che si conferma tra i più competitivi al mondo.
Asia in crescita: sei qualificate anche dall’AFC

Anche l’Asia risponde presente con sei nazionali già qualificate. La solida Giappone, la sempre competitiva Corea del Sud, l’esperto Iran, la versatile Australia, la sorprendente Uzbekistan e la tenace Giordania hanno già ottenuto il pass. Un risultato che testimonia la crescita costante del calcio asiatico, sia in termini di qualità che di organizzazione.
Africa e Oceania: poche ma solide

Dall’Africa, per ora, solo Marocco ha ottenuto la qualificazione, ma altre grandi come Senegal, Algeria ed Egitto sono ancora in corsa. Per l’Oceania, invece, è la Nuova Zelanda a rappresentare il continente, confermando il suo ruolo di leader regionale.
E l’Europa? Ancora nessuna certezza
La vera sorpresa è l’assenza di squadre europee tra le qualificate. Le qualificazioni UEFA sono ancora in corso e, al momento, nessuna nazionale ha ottenuto la matematica certezza della partecipazione.
Un’anomalia temporanea, ma che rende il quadro attuale curioso: le potenze storiche come Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Italia sono ancora in attesa.
