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La Serie A 2025–2026 si apre con una fotografia economica chiara: il monte ingaggi lordo dei club ha superato quota 1,1 miliardi di euro. È il termometro più diretto della forza salariale delle squadre, e anche della loro ambizione. In testa alla classifica c’è l’Inter, che ha stanziato 141,5 milioni di euro lordi per gli stipendi della rosa. Subito dietro la Juventus, con 123 milioni, seguita dal Napoli a quota 110,1. La Roma si conferma quarta forza salariale del campionato, con 97,9 milioni investiti.

Milan, Lazio e Como: profili in crescita

Il Milan si attesta poco sotto, con 83,9 milioni, mentre Lazio e Fiorentina mantengono profili più contenuti. Il Como sorprende e si inserisce nella top ten con 49,2 milioni, segno di una strategia ambiziosa e sostenuta. In fondo alla classifica, Pisa, Lecce e Parma restano sotto i 21 milioni, con politiche di contenimento e sostenibilità.

Il monte ingaggi come indicatore di ambizione

Il monte ingaggi non misura la spesa di mercato, ma la struttura salariale di un club. È un indicatore di stabilità, pressione interna e capacità di attrarre profili di alto livello. L’aumento generalizzato rispetto alla stagione precedente (+3,8%) riflette una Serie A che vuole restare competitiva, anche a costo di spingere i propri limiti economici. La stagione è appena iniziata, ma le gerarchie finanziarie sono già chiare. E in un calcio dove gli stipendi pesano quanto i gol, la classifica del monte ingaggi è il primo segnale di chi punta davvero in alto.