Norvegia: un calcio per Gaza

Pubblicato il 17 Settembre 2025 da Redazione

La Novergia ha deciso di devolvere l'incasso previsto per la partita contro I....... a favore di medici senza frontiere per Gaza

Un gesto che va oltre il campo

L’11 ottobre, all’Ullevaal Stadion di Oslo, si giocherà Norvegia–Israele, match valido per le qualificazioni al Mondiale 2026. Ma stavolta, il calcio non sarà solo sport.

La Federazione norvegese (NFF) ha annunciato che l’intero incasso della partita sarà devoluto a Medici Senza Frontiere, per sostenere gli interventi umanitari a Gaza e nelle aree colpite dal conflitto. Un’iniziativa che trasforma una gara internazionale in un messaggio di solidarietà.

“Non possiamo restare indifferenti”

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Lise Klaveness, presidente della NFF, ha spiegato con fermezza la scelta.

“Viviamo un momento storico in cui non possiamo restare indifferenti. Come membri di FIFA e UEFA dobbiamo affrontare Israele sul campo, ma non possiamo ignorare le sofferenze umanitarie in Medio Oriente”.

Il calcio, secondo Klaveness, deve essere anche strumento di consapevolezza e aiuto concreto. E la risposta del pubblico norvegese sembra già positiva.

Sostegno immediato e donazioni extra

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L’iniziativa ha già raccolto i primi fondi. Un importante gruppo di investimento norvegese ha scelto di sostenere il progetto con una donazione di 3 milioni di corone (circa 260.000 euro), cifra che si aggiunge ai proventi del match.

L’azienda ha preferito restare anonima, ma il gesto ha avuto grande risonanza. Non è la prima volta che la NFF si espone: in passato ha già finanziato progetti calcistici per bambini a Gaza, in collaborazione con la Federcalcio palestinese.

Il calcio come ponte, non come barriera

Lindis Hurum, segretaria generale di Medici Senza Frontiere Norvegia, ha commentato con orgoglio

“Il calcio unisce le persone anche nei contesti più difficili. L’impegno della NFF riflette la nostra missione: salvare vite e alleviare la sofferenza senza distinzione”.