Doveva essere la stagione della svolta, quella in cui la Serie A avrebbe potuto portare cinque squadre in Champions League grazie al nuovo format UEFA.
Invece, dopo appena tre giornate di coppe europee, il sogno si è trasformato in un miraggio statistico.
Il ranking UEFA stagionale parla chiaro: l’Italia è ottava, con 6.857 punti, dietro persino a Cipro e Danimarca.
Un dato che fotografa una crisi di rendimento, non di potenziale.
Prestazioni insufficienti: solo tre vittorie
Nel turno europeo appena concluso, le squadre italiane hanno raccolto:
- ✅ Vittorie: Inter (Champions), Bologna (Europa League), Fiorentina (Conference League)
- ➖ Pareggio: Atalanta (Champions)
- ❌ Sconfitte: Napoli e Juventus (Champions), Roma (Europa League)
Un bilancio che non basta per competere con le nazioni più virtuose.
Il sistema UEFA premia ogni risultato, e l’Italia sta perdendo terreno proprio dove dovrebbe eccellere: nella profondità del suo calcio.
Chi comanda: Inghilterra e Portogallo
Se la stagione si chiudesse oggi, il quinto slot Champions andrebbe a:
- 🏴 Inghilterra
- 🇵🇹 Portogallo
La Spagna e la Germania, pur attardate, sono attese in risalita.
L’Italia, invece, deve recuperare oltre un punto per rientrare tra le prime due federazioni stagionali.
Un margine teoricamente colmabile, ma che richiede una svolta immediata.
Uscita: serve una risposta collettiva
Il quinto posto Champions non si conquista con le parole, ma con i risultati. La Serie A ha bisogno di una risposta forte, compatta, distribuita su tutte e tre le competizioni europee. Ogni vittoria vale, ogni pareggio pesa, ogni sconfitta costa.
Se l’Italia vuole tornare protagonista in Europa, deve farlo subito. Perché il tempo, come il ranking, non aspetta.
