Il Milan ha vissuto un’estate di mercato senza precedenti. Dopo l’ottavo posto nella Serie A 2024/25 e la mancata qualificazione alle coppe europee, la dirigenza ha deciso di voltare pagina in modo netto.
Dal direttore sportivo all’allenatore, passando per gran parte della rosa, il club rossonero ha cambiato volto. La stagione 2025/26 è iniziata con una squadra praticamente nuova, guidata da Massimiliano Allegri, e con appena 9 giocatori rimasti dalla rosa iniziale di Paulo Fonseca.
Chi è rimasto e chi è partito

Tra i pochi superstiti ci sono Maignan, Tomori, Loftus-Cheek, Gabbia, Pavlovic, Pulisic, Fofana, Leao e il terzo portiere Torriani. A questi si aggiunge Santi Gimenez, rimasto in extremis.
Il resto della rosa — ben due terzi — è stato rivoluzionato, con uscite che non hanno lasciato troppi rimpianti. Le uniche vere perdite tecniche sono state Theo Hernandez, Thiaw e Reijnders, quest’ultimo sostituito da Jashari, Rabiot e Ricci.
Obiettivi mancati: centravanti e difensore esperto
Nonostante il mercato aggressivo e gli ottimi incassi, la rosa presenta ancora due lacune evidenti. Il primo obiettivo mancato è il centravanti “alla Giroud”, un profilo esperto e affidabile per guidare l’attacco.
Il secondo è un difensore centrale di esperienza, capace di dare solidità e leadership al reparto arretrato. Allegri dovrà fare a meno di questi rinforzi, nonostante le richieste esplicite fatte a inizio estate.
Una rosa nuova, ma sarà davvero più forte?

La domanda che aleggia tra i tifosi è semplice: il Milan si sarà davvero rinforzato? La risposta, come sempre, la darà il campo. Allegri dovrà dimostrare di valere l’investimento e di saper gestire una rosa profondamente rinnovata.
Con una sola competizione da affrontare, il campionato, la squadra avrà tempo per trovare equilibrio. Ma l’ottavo posto della scorsa stagione pesa ancora, e molti tifosi restano scettici.
Il Milan ha cambiato tutto, ma non ha ancora convinto tutti. La rivoluzione è servita, ora tocca ai risultati darle un senso.
