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La Roma supera il Parma 2-1 nella nona giornata di Serie A e resta agganciata al Napoli in testa alla classifica. All’Olimpico, la sfida tra il tecnico più esperto del campionato e il più giovane si trasforma in una gara combattuta, decisa da episodi e da una gestione più lucida nei momenti chiave. Gasperini può sorridere per il risultato, ma il percorso verso una Roma solida e continua è ancora aperto.

Primo tempo nervoso, portieri protagonisti

La Roma parte con Ferguson punta centrale, affiancato da Dybala e Soulé. Il piano dura poco: Ferguson si infortuna subito e lascia il campo al 7’. Gasperini ridisegna l’attacco, ma la squadra fatica a trovare ritmo. Il Parma si difende con ordine e crea pericoli con Ordonez e Bernabé, mentre Svilar salva i giallorossi in più occasioni. Soulé segna al 40’ con un bel sinistro, ma il VAR annulla per fuorigioco di Celik. Suzuki, dall’altra parte, è decisivo su Dybala nel recupero.

Hermoso e Dovbyk firmano la vittoria

Nella ripresa, la Roma cresce. Al 63’ arriva il vantaggio: corner di Dybala, Hermoso anticipa tutti e segna di testa, approfittando di uno scontro tra Suzuki e Delprato. Il Parma reagisce, Sorensen sfiora il pari, ma Svilar è ancora decisivo. All’81’ Dovbyk raddoppia: dopo uno scambio con Cristante e una deviazione, l’ucraino trova il diagonale vincente. Il Parma non si arrende e accorcia con Circati all’86’, bravo a sfruttare una rimessa laterale e a battere Svilar con una volée. Nel finale, i giallorossi tengono e portano a casa tre punti pesanti.

Roma prima, ma ancora da registrare

La Roma resta al comando, ma mostra ancora limiti. La difesa soffre, il centrocampo alterna buone giocate a momenti di confusione, e l’attacco non è sempre fluido. Gasperini continua a cercare l’equilibrio giusto, tra cambi forzati e soluzioni tattiche non sempre convincenti. La squadra ha carattere, ma serve più continuità.

Con questa vittoria, la Roma risponde al Napoli e conferma la propria ambizione. La classifica sorride, ma il percorso resta lungo. Gasperini dovrà lavorare su compattezza e gestione dei momenti chiave. La squadra ha qualità, ma deve imparare a chiudere le partite e a soffrire meno. La corsa Champions è aperta, e la Roma vuole restare protagonista.