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A margine delle celebrazioni per i 165 anni della polizia locale, il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato a parlare del nuovo stadio che Inter e Milan realizzeranno dopo l’acquisto del Meazza. Il tema del nome è centrale: “È una scelta delle squadre, e non è escluso un naming commerciale, come accade in tutti gli stadi europei e mondiali”, ha dichiarato Sala.

Poi, da tifoso: “Io non sono mai riuscito a chiamarlo Meazza. Nel rispetto della figura, a me piace San Siro, ma è un fatto personale”.

Rogito entro il 10 novembre

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Il passaggio formale della proprietà è ancora in fase di definizione. Sala ha chiarito che il Comune sta lavorando per arrivare al rogito entro il 10 novembre, come previsto.

“Ho parlato con il notaio per essere rassicurato sui tempi. Mi ha detto che ci si può arrivare, ma bisogna lavorarci”, ha spiegato. Il sindaco ha precisato che il dialogo diretto con i club è affidato agli uffici tecnici, non a lui personalmente.

Un passaggio storico per Milano

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a vendita del Meazza rappresenta un momento storico per il calcio milanese. Dopo anni di dibattiti, vincoli e ricorsi, il via libera del Consiglio comunale ha aperto la strada alla realizzazione di un nuovo impianto condiviso. Resta da capire se il nome “San Siro” sopravviverà alla transizione o se sarà sostituito da una denominazione sponsorizzata.

Sala: “Il calcio deve restare legato alla sua gente”

Infine, Sala ha ribadito l’importanza di mantenere il legame tra club e territorio: “Le partite devono essere giocate in casa.

Qualsiasi altra soluzione rischia di privare i tifosi più fedeli”. Un messaggio chiaro, in un momento in cui il calcio italiano guarda sempre più all’estero.