Serie A: chi corre, chi inciampa, chi si nasconde

Pubblicato il 23 Settembre 2025 da Redazione

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Quattro giornate bastano per capire chi ha acceso il motore e chi è rimasto ai box. Il Napoli corre, la Roma di Gasperini non prende gol, la Cremonese sorprende. Ma c’è anche chi arranca: la Fiorentina non vince, il Torino è il peggior attacco, e l’Inter segna tanto ma non decolla.

Il Napoli ha fatto il vuoto. Dodici punti, quattro vittorie, nove gol segnati e una sensazione di controllo che va oltre i numeri. Conte ha messo in campo una squadra che sa soffrire, sa accelerare, e soprattutto sa vincere. Anche quando non domina, trova il modo. Il 3-2 contro Pisa è stato un segnale: questa squadra ha fame.

Dietro, la Roma di Gasperini è l’unica che non ha ancora subito il contraccolpo. Nove punti, un solo gol incassato, e un’identità che si sta costruendo con pazienza. Soulé e Pellegrini si muovono tra le linee, Ferguson lavora per tutti, e il derby vinto ha dato spessore al progetto. Non è una Roma spettacolare, ma è una Roma che sa cosa vuole.

Juventus: silenziosa ma presente

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La Juventus non fa rumore, ma è lì. Dieci punti, solidità ritrovata, e Tudor che ha rimesso ordine. Vlahovic è tornato a segnare, Yildiz cresce, e la squadra sembra aver ritrovato il suo DNA competitivo. Non entusiasma, ma non sbaglia. Allegri al Milan ha riportato entusiasmo e pragmatismo; il big match contro il Napoli dirà di più.

La Cremonese, vera sorpresa di questo avvio. Otto punti, imbattuta, e una compattezza che sorprende. Davide Nicola ha costruito una squadra che non concede nulla e che sa colpire quando serve. Non è una meteora: è una realtà.

Como, Cagliari e Udinese viaggiano a sette punti. Fàbregas ha dato maturità al Como, Pisacane ha reso il Cagliari aggressivo e ordinato, Runjaic ha portato equilibrio all’Udinese. Nessuna di queste squadre ha la rosa per sognare in grande, ma tutte hanno iniziato con idee chiare e gambe pronte.

Inter: spettacolo instabile

Manu Koné sarebbe stato proposto all'Inter, il mediano della Roma sarebbe un ottimo elemento per Chivu e per il centrocampo dei nerazzurri

E poi c’è l’Inter. Sei punti, undici gol fatti, sette subiti. Chivu ha costruito una squadra che segna tanto, ma che non sa gestire. Due vittorie e due sconfitte raccontano una squadra spettacolare ma instabile. L’attacco funziona, la difesa no. E in Serie A, l’equilibrio non è un dettaglio.

Sul fondo, le ombre si allungano. La Fiorentina ha solo due punti, zero vittorie, e un gioco che non decolla. Pioli non ha ancora trovato la quadra, e la squadra sembra svuotata. Il Torino è il peggior attacco del campionato: un solo gol in quattro partite. Baroni è in difficoltà, Zapata non incide, e la manovra è sterile.

Verona, Lecce, Pisa, Genoa e Parma sono tutte in apnea. Il Verona non ha ancora vinto, il Lecce ha incassato otto gol, Pisa è troppo fragile, Genoa e Parma non pungono. Di Francesco, Zanetti, Gilardino: tutti cercano risposte, ma la classifica non aspetta.

La quinta giornata di serie A è già alle porte, e il margine d’errore si assottiglia. Le squadre che hanno iniziato forte devono confermarsi, quelle che arrancano devono reagire. Perché in Serie A, chi resta fermo viene superato. E chi non segna, sparisce.