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Aleksandar Stanković sta vivendo un sogno che profuma di futuro e di orgoglio familiare. Dopo anni di crescita nelle giovanili dell’Inter e nelle rappresentative giovanili della Serbia, il centrocampista classe 2005 ha finalmente ricevuto la sua prima convocazione con la nazionale maggiore serba.“Ho iniziato con l’Under 15…da allora ho sempre sognato la Nazionale maggiore. È la realizzazione di un sogno”, ha raccontato emozionato ai microfoni della federazione serba.

Nato a Milano durante gli anni d’oro del padre Dejan con la maglia nerazzurra, Aleksandar avrebbe potuto scegliere l’Italia, ma non ha mai avuto dubbi. “La mia famiglia è serba, io mi sento completamente serbo. C’era solo una Nazionale per cui volevo giocare”.

Dopo una stagione brillante al Lucerna, Stanković è esploso definitivamente con il Club Bruges, che lo ha acquistato dall’Inter per 10 milioni di euro. In Belgio è già diventato una pedina fondamentale. Titolare inamovibile sia in campionato che in Champions League. Il serbo sta dimostrando una maturità tecnica e mentale rara per la sua età. A coronare questo momento magico, anche i complimenti di Federico Dimarco, amico ed ex compagno nelle giovanili.

“Mi ha chiamato subito per congratularsi. Sapeva quanto significasse per me. I suoi consigli mi hanno aiutato anche quando decisi di trasferirmi al Lucerna.”

L’eredità del padre e l’ispirazione di Calhanoglu

di marco

Nonostante l’ottimo momento in Belgio, il cuore di Aleksandar Stanković batte ancora per i colori nerazzurri.
Il giovane centrocampista non dimentica le sue origini e il tempo trascorso alla Primavera dell’Inter. Il centrocampista è rimasto profondamente legato a Cristian Chivu. “So quanto lavora e quanto ami l’Inter. Tifo per lui con tutto il cuore.” In campo, il suo punto di riferimento è Hakan Calhanoglu, di cui ammira visione di gioco e leadership. “Negli ultimi due anni ho guardato tanto Calhanoglu quando mi allenavo con la prima squadra. Quello che fa in campo è incredibile.”

Ma l’idolo assoluto resta uno solo: papà Dejan, simbolo di carattere e classe. Nel centro d’allenamento della Serbia, la foto del padre campeggia davanti agli spogliatoi.“Ogni volta che passo di lì mi fermo a guardarla e sogno di potermi avvicinare al suo numero di presenze con la Serbia.” 🇷🇸

L’Inter osserva e prepara la recompra

Presente ai sorteggi di Champions League, Giuseppe Marotta ha dichiarato chiuso il mercato dell'Inter a meno che non esca qualcuno

L’Inter non ha mai smesso di credere nel suo talento. Quando in estate ha ceduto Stanković al Club Bruges per 10 milioni di euro, i dirigenti Marotta e Ausilio si sono assicurati una clausola di recompra:

  • Estate 2026 → possibilità di riacquisto per 22 milioni di euro
  • Estate 2027 → possibilità per 25 milioni di euro

Una mossa lungimirante, perché dalle prime partite in Belgio è già chiaro che Aleksandar sta diventando un giocatore da top club. All’interno dell’ambiente nerazzurro, qualcuno sussurra con convinzione. “L’Inter si riprenderà un calciatore da 40 milioni.”

Un Stankovic che ritorna

Dopo aver seguito la strada del sacrificio e della crescita lontano da casa, Aleksandar Stanković si sta guadagnando con merito un posto tra i talenti emergenti del calcio europeo. La sua storia sa di famiglia, identità e passione, e chissà che un giorno non lo riporti proprio lì dove tutto è iniziato. A San Siro, con la maglia dell’Inter sulle spalle e il cognome che ha già fatto la storia.