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Durante gli incontri istituzionali negli Stati Uniti per il 50º anniversario della National Italian American Foundation (NIAF), è emersa una proposta sorprendente che vedrebbe la Supercoppa Italiana 2026 a Washington. A lanciarla è stato Paolo Zampolli, imprenditore milanese e diplomatico ONU, noto per la sua vicinanza al presidente Donald Trump. L’idea prevede che la finale si giochi nel periodo estivo con la presenza dello stesso Trump alla cerimonia di premiazione.

Ultima edizione in Arabia Saudita, poi svolta

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La Supercoppa 2025 sarà ancora ospitata in Arabia Saudita, per la terza volta consecutiva, con il format della Final Four. Nelle due edizioni precedenti hanno trionfato Inter e Milan, consolidando il successo del modello a quattro squadre. La Lega Serie A starebbe valutando un ritorno alla formula tradizionale, con una singola finale tra vincente di campionato e Coppa Italia. La proposta americana sarà discussa nel prossimo Consiglio di Lega, dove verrà anche definito il format definitivo.

Zampolli e il ruolo delle relazioni diplomatiche

La proposta di Zampolli non è solo sportiva, ma anche simbolica. Come inviato speciale per le partnership globali degli Stati Uniti, il suo intervento mira a rafforzare il legame tra calcio italiano e comunità italo-americana. La scelta di Washington, città esclusa dal Mondiale, assume un valore politico e culturale, oltre che sportivo. La Supercoppa diventerebbe così un evento di rilievo internazionale, con una cornice istituzionale di alto profilo.

Estate 2026: nuova collocazione e nuova visione

Se approvata, la Supercoppa Italiana tornerebbe a disputarsi in estate, abbandonando la collocazione invernale. Questo permetterebbe una maggiore visibilità globale e una gestione più fluida del calendario. L’ipotesi Washington rappresenta una svolta strategica, con potenziali ricadute su sponsor, diritti TV e posizionamento del brand Serie A nel mercato nordamericano.