Dopo un weekend complicato per la Ferrari sul circuito dell’Hungaroring, il team principal Frédéric Vasseur ha preso le difese di Lewis Hamilton.
Il sette volte campione del mondo aveva lasciato intendere un possibile ritiro. La delusione per la qualifica gli aveva fatto definire la sua performance “indegna” e la monoposto “impossibile da guidare”. Ma Vasseur, ad un’intervista, ha cercato di ridimensionare il tutto:“Hamilton è molto autocritico. È sempre estremamente esagerato nei suoi giudizi, a volte troppo severo con la macchina, a volte con se stesso.”
Da Hamilton solo critiche costruttive

Secondo Vasseur, le parole di Hamilton non riflettono il clima interno alla squadra. Nei briefing tecnici, il britannico sarebbe molto più equilibrato e costruttivo:“Con la stampa è estremo, ma nel team è diverso. È come Nico Hülkenberg: molto esigente, ma anche molto professionale.”
Il team principal ha anche sottolineato che Hamilton era a solo un decimo dalla pole in Q2. Non è quindi giustificabile ma: “Non è la fine del mondo. Il messaggio che trasmette peggiora solo le cose.”
Le tensioni tra Hamilton e Ferrari sembrano dunque più mediatiche che reali. Vasseur ha ribadito la fiducia nel pilota britannico, sottolineando che la sua esperienza e il suo spirito competitivo sono risorse preziose per il Cavallino Rampante.
In un momento delicato per la scuderia, tra alti e bassi tecnici e pressioni esterne, la gestione delle emozioni e della comunicazione diventa cruciale. Vasseur, con pragmatismo e diplomazia, sembra avere ben chiaro il ruolo di guida che gli spetta.
