A poche ore dal Clásico, il giovane talento del Barcellona, Lamine Yamal, ha scatenato la polemica con una frase pubblicata sui social. “Rubano e si lamentano sempre.” Un attacco diretto al Real Madrid, che ha immediatamente acceso il dibattito tra tifosi e media. Il post, poi rimosso, ha fatto il giro del web, alimentando tensioni già altissime in vista della sfida.
Il Barcellona prende le distanze
Mentre Yamal infiamma il clima, il Barcellona mantiene una linea comunicativa opposta: sobria, istituzionale, orientata alla tutela dell’immagine del club.
Fonti interne fanno sapere che il post non è stato autorizzato e che il giocatore è stato invitato a moderare i toni. La società, impegnata in un processo di rinnovamento reputazionale dopo le polemiche arbitrali degli ultimi anni, punta a evitare ogni escalation verbale.
Il paradosso Barça: moralismo in campo, acrobazie fuori

Mentre il club predica equilibrio e rispetto, sul piano contabile continua a muoversi al limite della regolarità. Nel 2025, il Barcellona ha tentato di tesserare Dani Olmo e Pau Víctor nonostante il superamento del tetto salariale imposto dalla Liga.
Secondo la stampa spagnola, il club ha inserito nel bilancio una cifra irregolare per simulare entrate e aggirare i limiti. La Liga ha bloccato il tesseramento, ma il Barcellona ha presentato ricorso, sostenendo che si trattasse di una “valutazione patrimoniale” legittima.
Ma mentre Yamal accusa il Real Madrid di favoritismi, il Barça si muove con creatività contabile, cercando di mantenere competitività nonostante una situazione economica critica.
Il Real Madrid non commenta, ma osserva
Dal fronte madridista, nessuna replica ufficiale. Il club ha scelto il silenzio, ma secondo fonti vicine alla dirigenza, il post di Yamal sarà “tenuto presente” in caso di episodi controversi durante la partita.
